martedì 30 ottobre 2007

Parla come magni!


Ogni tanto mi capita, qui al lavoro, di non poter resistere alla tentazione (forse importuna) di correggere gli altri mentre parlano in... vediamo un po'... inglese? Beh, mica tanto. Italiano? Se vogliamo chiamarlo italiano! Il fatto è che udire certe espressioni scatena nel mio cervello lo stesso effetto delle unghie che graffiano una lavagna: qui molti si riempiono la bocca con paroloni che dell'inglese hanno solo il vezzo, ma che sono autentici orrori linguistici.

Esempi: "Quel trasmettitore deve essere deliverato entro venerdì". Capito il meccanismo? Delivery = consegna, quindi vuol dire consegnato.
E ALLORA CAZZO PERCHÉ NON DICI CONSEGNATO?

Ancora: "I test elettrici sono schedulati per metà aprile". To schedule (sarebbe "mettere in calendario") = potremmo dire sono previsti per, o no?

E infine, la peggiore di tutte: "Sulla riuscita delle prove termiche, siamo abbastanza confidenti". To be confident = essere fiduciosi. Quando dicono così, invariabilmente rispondo: "della Polizia?"

Ma chi parla così non è nemmeno capace di cogliere l'ironia, nemmeno quando dici loro la classica: "Mi scuso se la mia ignoranza non è pari alla Sua, ma..."

Insomma, Nanni Moretti dice in un suo film che “le parole sono importanti” , e io condivido fermamente quest’affermazione, ma Nanni Moretti è Nanni Moretti, se invece lo dico io passo per un pignolo saccente.

8 commenti:

Anonimo ha detto...

...beh purtroppo (a volte - spesso per fortuna) hanno inventato google...

io non sono un blogger, ci sono capitato perchè conosco Archimede
con cui pranzo tutti i giorni!


Questa è l'ultima volta che vado (apparentemente) fuori tema.
E' il mio ultimo commento.
So che Archi non demorde...bene!

All'università ho studiato telerilevamento. In sostanza
si mandano dei segnali e si analizza ed interpreta ciò che torna indietro. Funziona veramente
chi l'avrebbe mai detto.


Ciao

buongustaio


PS l'unica cosa che vorrei tornare a sottolineare è
VIVA SALMA HAYEK e una mia amichetta che è uguale uguale :-)))

Ziby ha detto...

Data la mia professione, farei meglio a tacere...

Iersera si consultava un sito web che vende pc on line.
Alla lettura dell'espressione 'prezzi IVATI' ho emesso un gemito di dolore.

Inoltre, per dire, poiché sono buono raderei al suolo tutti i locali che espongono l'insegna 'pizza pronta A PORTAR VIA', o anche 'pizza DA ASPORTO'.

Aha! Questo blog è frequentato anche da bloggers che negano d'esser tali, colleghi inventori del Nostro.

Meglio eclissarsi, metti caso che queste pagine si autodistruggano mentre son ancora qui.

Ciao, Archie.

Anonimo ha detto...

ahhahahahahahahhahah bellissimo post
:-) Rimbalzina

Anonimo ha detto...

beh ... anche nanni moretti passa per un pignolo saccente, se può consolarti, ed anche antipatico.

personalmente mi imbestialisco per gli strafalcioni grammaticali in tivvù.

ah ... e chi parla male, pensa male e vive male.
d' accordissimo!

Archimede ha detto...

> si mandano dei segnali e si analizza ed interpreta ciò che torna indietro. Funziona veramente
chi l'avrebbe mai detto.

Mica sempre, funziona.
Soprattutto perché c'è di mezzo quell'interpretazione, che è cosi taaaanto soggettiva...

;-)

Anonimo ha detto...

Anche Nanni è un pignolo saccente.

Anonimo ha detto...

al lavoro la direzione ha esposto un manifesto in cui era scritto, per sommi capi: i dipendenti di questi reparti sono tenuti a partecipare alle seguenti riunioni. solo che queste sono state programmate *fuori* dall'orario di lavoro. ho beccato uno della direzione alla macchinetta del caffe' e gli ho fatto presente che io non sarei andato e che, se ero tenuto, potevano chiedere ai carabinieri di condurmi in modo coatto alla riunioni. il tipo si e' risentito e mi dice che sono un pignolo a prendermela per una parola. al che gli ho fatto notare che se l'avessi mandato a quel paese se la sarebbe presa anche lui per *una* parola. il giorno dopo i manifesti vengono sostituiti con altri che dicono: "...i dipendenti sono invitati..." :))

ciao
alek

Archimede ha detto...

È sorprendente come qualcuno possa ancora capitare su questo pezzetto di web, nonostante io lo abbia abbandonato da un bel po'.

Benvenuto alekhine (anch'io ho giocato molto a scacchi in passato), ma se hai trovato questo blog interessante, sappi che mi sono trasferito sulla piattaforma splinder con lo stesso titolo (serveuntecnico.splinder.com)

Il perché è una lunga storia.
Grazie del commento!

A presto,

Archimede