lunedì 27 agosto 2007

Il diametro di un arcobaleno


Avevo intenzione di inaugurare questo blog con qualcosa di più... tecnico, come ad esempio la fatidica domanda se i cellulari facciano male o no, oppure se i cibi cotti al microonde siano sani o rechino "tracce" del trattamento elettromagnetico cui sono stati sottoposti, insomma delle domande che mi sento rivolgere spesso dai non addetti alla tecnologia.

A volte mi fanno domande che appaiono davvero assurde dal mio punto di vista, ma se vengono poste significa che in fondo il bisogno di chiarezza c'è.

A ciò vorrei dedicare il blog, anche se certo non escluderei a priori post di assoluto cazzeggio, se no sai che ddu' palle.

Stamane però vengo spiazzato dal quesito posto da un amico blogger, che essendo stato testimone di un bellissimo arcobaleno mi chiede testualmente:

"Quant'è il diametro apparente di un arcobaleno? Mi verrebbe da pensare che l'arcobaleno debba avere un diametro fisso rispetto al punto di osservazione, cioè se oggi fa l'arcobaleno e domani pure e io mi trovo nello stesso posto alla stessa ora, l'arco dovrebbe essere grande uguale. Oppure no?"

La domanda, come si vede, già contiene un nucleo di risposta (chevvicredete, è un tipo sveglio).

In effetti l'arcobaleno non esiste in una particolare posizione del cielo. La sua posizione apparente dipende, invece, dalla locazione dell'osservatore (stesso posto) e dalla posizione del sole (stessa ora). Tutte le gocce di pioggia rifraggono la luce del sole allo stesso modo, ma solo quella di alcune di esse raggiunge l'occhio dell'osservatore. Questa luce è quella che costituisce l'arcobaleno per quel determinato osservatore. L'arco è centrato sull'ombra della testa dell'osservatore, apparendo ad un angolo compreso tra 40° e 42° rispetto alla linea formata tra la testa dell'osservatore e la sua ombra.

In definitiva la risposta sarebbe "sì", se non ché... mi sovviene che dire "la stessa ora", ma riferendosi al giorno dopo, dà sempre un po' di scarto dovuto all'inclinazione dell'asse terrestre e al moto di rivoluzione di questo bistrattato pianeta intorno al Sole (in breve, il motivo per cui le giornate si allungano o si accorciano a seconda se si va verso l'estate o verso l'inverno), quindi credo che il diametro dell'arcobaleno del giorno dopo debba essere un poco differente. Senza contare che dovrebbe piovere (e soprattutto smettere di piovere) nello stesso preciso momento!

Ah noto blogger, ma limitarsi ad ammirare la poesia del momento, no eh?

27 commenti:

Torquemada ha detto...

Anvedi che m'ha preso sul serio!!

Pero' la vexata quaestio rimane, nel senso che io volevo proprio sapere a quanto ammonta in metri, pertiche o altra stravagante unità di misura.

Confermoti anche che la poesia del momento l'ho pure goduta, la domana m'è venuta a posteriori, ovverosia mentre espletavo non meglio precisate esigenze fisiologiche.

Mediavelmente vostro,
Torquemada

Archimede ha detto...

Ma non c'è un punto dove tu possa dire: eccolo, è lì! Al massimo puoi prendere un goniometro e vedere quanti gradi d'arco occupa nel cielo. Fatto questo, però, ti manca la distanza fra te e qualcosa che non c'è, perché è solo apparente.

...

Mo me stai a fa' veni' li dubbi...

:)

Anonimo ha detto...

40-42 gradi?? e' un caso o e' la nostra latitudine???

Anonimo ha detto...

ohhhhhhh
se ne sentiva proprio il bisogno
di leggere questi quesiti esistenziali....
torquinio poi te ce metti pure te eccheccats! ;OPPPPP

ps comunque il diametro di un arcobaleno è uguale alla distanza tra noi e la pentola piena di monete d'oro..quando organizzate una spedizione IO CI SONO!

Archimede ha detto...

@robbio: me l'ero domandato anch'io, ma credo che non c'entri molto. Potremmo chiedere conferma a quel tizio di nostra conoscenza che vive in Svezia, se vede gli arcobaleni a 40° - 42°.
Sempre se non abbia bevuto qualcosa a 40° - 42°.

@Robetta: c'eri anche tu, tra quelli che si domandavano perché non aprissi un blog! Ecco perché!

Anonimo ha detto...

Archimede, la settimana scorsa in Thailandia ho visto l'arcobaleno che fa il giro completo intorno al sole. Confesso che alle dimensioni non ci ho pensato per nulla, distratta dalla poesia del momento, ma appena scarico le foto te ne mando una così puoi fare i conti!
:-DDDDD

Anonimo ha detto...

..ma come ti viene (o meglio,gli viene) in mente di chiedersi ste cose e anche di cercare di rispondere?!
^^

Archimede ha detto...

@Perla: ahò ma che è st'andirivieni co' la Thailandia?
Comunque l'arcobaleno circolare mi pare abbia un nome a parte, ma ora non ne sono sicuro (a chi dice circobaleno ci spezzo la tastiera, ci spezzo!)

@Albicocca: perché in un'altra vita è stato un tennico puro lui!

Anonimo ha detto...

Ma almeno quando gli Stones scrissero "She's a rainbow" una ragione lisergica c'era: ma così, a freddo.....

Torquemada ha detto...

Scusasse signor tennico,
ma a questo punto non mi posso esimere da un perentorio "sticazzi!" di superciucchiana memoria!

Se io vedo l'arcobaleno che parte piu' o meno all'altezza dell'uscita 14 della tangenziale ed arriva piu' o meno alla 17bis, significa che il diametro apparente e' perlomeno du' chilometri per dirla con criterio cinofallico.
Poi se lei giustamente vuole chiosare dicendo che in Svezia due chilometri a -42 gradi corrispondono a 10 chilometri in primavera all'altezza di Bracciano, ecco, io su questo non ci giurerei, pero' lo comprendo.

Sulcis in funnu, come dicono in Sardegna, maaaa questa "robetta", la conosco?

Archimede ha detto...

Ma secondo te, io adesso al prossimo arcobaleno dovrei star lì con il telemetro ottico?

Già mi criticano quando cerco di fotografare le cosiddette stelle cadenti, invece di esprimere desideri come fanno tutti.

Per quanto riguarda Robetta, chissà, le vie (telematiche) sono infinite. Comunque non mi preoccuperei più di tanto, fa così con tutti ma è una brava guagliona.

;PPPP

Anonimo ha detto...

Eh, ma Archimede...non vale!
A me serve si un tecnico, ma per il boiler che perde!

A parte ciò, buon blog da Cristina13.

Archimede ha detto...

Grazie della visita, Cris.

Anche Ziby rientra tra i mandanti di questa scempiaggine, sallo.

Per il boiler... sepoffà!

Anonimo ha detto...

Rileggendo meglio, ho capito che il vero motore dell'Universo e della domanda fatale è il peyote: il lupo perde il pelo, ma non il cellulare di Corona.

Anonimo ha detto...

parhelion se chiama..forse
dovrebbe
signor torquinio io e lei non ci conosciamo..o forse solo per la proprietà transiberiana....;OPPPP

ps perla anchio voglio vedè la fotoooooooooooo!!
robetta

Anonimo ha detto...

Mandante io?
Al massimo capogruppo mandatario di un'improbabilissima associazione temporanea di bloggers.
(Deformazione professionale, non fateci caso).

Bello, una rimpatriata... Mammamia, tutti ancora a piede libero?

Certo che è da scienziati pazzi (non dubitavo) affrontare gli arc-en-ciel con goniometro e righello.
Io, per me, m'acconterei di aver a portata di mano una macchina fotografica quando appaiono. Ma non accade mai, e si vede che c'è una ragione profonda.

In bocca al lupo per il blog...

Torquemada ha detto...

Zibibbo,
tu quoque, avocheti mi.

Lo sapevo che se c'era da cazzeggiare tu non ti saresti tirato indietro.

Vade mecum, Saragat.

PS: Masso, datemi un peyote d'appoggio e vi sembrera' di sollevare il mondo.

PPS: Robbbetta, la trans siberiana (per fortuna) non la conosco, chi e', un ermafrodito russo?

Anonimo ha detto...

Ola Archi! In bocca al lupo per questa tua nuova avventura.
Ora immaginati l'equivalente Thai della valle dei templi, intorno a mezzogiorno, temperatura presunta intorno ai 52°. Immaginati ora una nota blogger sdraiata nel bel mezzo della spianata su un improbabile pratino raso-raso tra comitive di turisti di tutte le nazionalità ivi giunti appositamente in torpedone o motorino. Vedila con una digitale davanti al musino e il braccio sinistro teso verso lo zenith come lo gnomone di una meridiana organica mentre borbotta di diaframmi e valori EV (ma in endecasillabi in rima baciata, onde salvare la poesia del momento). Capirai ora quanto sia necessario che tu tratti con tutte le cure degne di una sacra reliquia la fotografia che la nota blogger senza fallo (e ora scatenatevi, suini) ti manderà.
Altro che goniometro!

Anonimo ha detto...

certo che esordire sulle misure dell' arcobaleno ...


anche a me interessa la pentola d' oro alla fine dello stesso e, mentre state a fa' i precisi, sarà mia cura zottarla e dividerla con la Robby.


com' era poi quel libro/film? ... a volte ritornano?

Torquemada ha detto...

Rega',
io c'avrei altri du-trecento quesiti s-s-s-scientifici, tipo:

"ma e' vero che il pesto alla genovese se lo fai col pestello viene diverso che se lo frulli?"

Cose di un certo peso, come vedete.

Damose da fa.

Anonimo ha detto...

sul pesto rispondo io, che so' la "tennica".
si, viene diverso, perché il frullatore elettrico sviluppa calore, anche poco, ma calore e questo modifica e "cuoce" il basilico, mutando anche il suo bel colore dal verde brillante a nerastro.
per analoghi motivi, la delicata erbetta non si mette in frigo o, horribile dictu, nel surgelatore.
lo devo dire che si usano solo le fogliette nuove del cultivar genovese?
l' ho detto.

Anonimo ha detto...

Ma signor tecnico,
a questo punto mi sorge un dubbio:
"E' nato prima l'uovo o la gallina?"


E poi, se l'arcobaleno è un arco. Perchè si parla di diametro?
E infine, sul circobaleno io ci ragionerei un attimino...
Ok ora tagli la CORDA, all'ARCObaleno..
va bene me ne vado..

Archimede ha detto...

@gatta: ma scusa, mortaio e pestello, nell'impatto reciproco, non sviluppano calore?

@gommosa: siccome è un arco di 180° (da una pentola d'oro all'altra), credo si possa parlare di diametro (che poi equivale alla distanza cercata da Torquemada).

Torquemada ha detto...

Fermo restando che il dibbbattito sulle ova e sulle galline è stato recentemente chiuso dopo aver scoperto che è nato primo l'ovo, vorrei rimarcare che l'unico modo veramente s-s-s-scientifico per dipanare la diatriba sul "pesto alla genovese", che come diceva il Beppe nazionale, non è uno manganellato a caso dalla polizia, bensì l'omonima salsina, è quella di prendere dieci/venti volontari bendati e fargli assaggiare pesti fatti nei due modi e vedere quanti capiscono la iota differentia, come avrebbe chiosato il santo romito Pantaleo.

Anonimo ha detto...

...ma 9*9 farà 81?

...il dolce non è così dolce
senza l'amaro...

David

Anonimo ha detto...

Qualcuno dimentica che la Terra e' piatta. Dovrebbe centrare anche questo.

Torquemada ha detto...

Sì ma è piatta a forma de pizza o quadrata, a rombo, a trapezzzio sghembo o isoscele?

Se fa presto addì è piatta.

Piuttosto ingegne', le ho mannato un lincse sul Bigbenne, argomento correlato, che sarebbe poi un botto tipo quello daa lampada misoggina.